Oggi parliamo di 5 competenze per vivere nel futuro (e per evitare un’apocalisse robotica). Il titolo sembra ironico eppure ci sono persone che questa paura ce l’hanno eccome.
Mettiamo le mani avanti, vivere il futuro con speranza e ottimismo è un’ottima pratica per la vita. Anche se spesso anche noi siamo stati un tantino critici verso alcune novità che ci aspettano. Questo però non vuol dire che siamo del tutto sopraffatti dagli eventi che ci circondano. Il futuro lo costruiamo noi insieme e non c’è nulla da temere se nel presente ci attiviamo per creare strutture e tecnologie. A patto però che i risvolti etici (e umani) siano ben calcolati.
Ma c’è davvero il rischio di vivere un’apocalisse robotica alla Terminator? Secondo l’Istituto Italiano di Tecnologia siamo molto lontani dal vedere quel giorno. Le ricerche nel campo della robotica sono molto indietro e ci vorranno decenni prima che i robot possano sostituirci in tutto e per tutto (e secondo l’Istituto questo potrebbe anche non avvenire mai).
Nella remota ipotesi che possa verificarsi un cambiamento epocale da qui a pochi anni a causa della tecnologia, corriamo al riparo grazie all’aiuto di “strumenti” che da sempre fanno parte dell’essere umano e che difficilmente saranno sostituiti dai robot.
Ecco a voi:
Alla base della realtà che ci circonda c’è la complessità. Ogni elemento è connesso ad un altro in una rete intricata. Ogni giorno della nostra vita possiamo affrontare situazioni più o meno complesse che richiedono un’analisi precisa degli eventi. In questo caso saper unire tutti i puntini è il metodo migliore per poter riflettere al meglio.
Un computer è certamente in grado di risolvere problemi complessi, tuttavia non sempre è in grado di pensare a quei particolari che da un’analisi tecnica possono risultare inutili o troppo piccoli.
Eppure la differenza la fanno proprio le piccole cose. Un elemento invisibile può spesso portare a delle strade nuove e inaspettate.
La soluzione di un problema non avviene sempre seguendo una strada dritta. A volte ci si arriva per caso e, sopratutto, commettendo errori. Una cosa inaccettabile per una macchina.
Un esempio? La scoperta della Penicillina osservando la muffa che cresceva in una provetta.
Saper comunicare e creare connessioni con gli esseri umani è una delle caratteristiche che più ci differenziano dalle altre specie animali. Con l’abilità della parola siamo in grado di vendere, comprare, trovare amici, l’amore, aiutare il prossimo ecc.
Non c’è limite alle possibilità che derivano da una buona comunicazione. Per fare questo è necessario creare un network di persone. Costruire alleanze solide e rapporti di fiducia. Le connessioni si creano tra gli alti e i bassi dei nostri stati d’animo che ci guidano verso gli altri. A volte cadiamo in errore e ci fidiamo delle persone sbagliate, a volte troviamo quelle giuste. Tutto sta nel saper conoscere bene le persone. Così bene da sviluppare un intuito che non è mai meccanico e lineare, è sempre intricato e difficile da decodificare.
Il miglior modo per non lasciarsi dominare da qualcosa è imparare a dominarla a sua volta. È necessaria un’ampia attitudine alla tecnologia per poter affrontare il futuro. Specialmente per riuscire ad accogliere le novità che arrivano dal mondo tech con una velocità frenetica.
Potrebbe essere scontato eppure sembra che la questione tecnologia non venga presa in considerazione da tutti. Sopratutto in Italia. Il nostro Paese è ancora quartultimo in Europa per quanto riguarda i processi di digitalizzazione e l’ultimo in termini di competenze.
Insomma in caso di apocalisse robotica saremmo il primo Paese a soccombere.
Miyagi: Devi solo aver fiducia in quadro.
Daniel: Come faccio a sapere se è quello giusto?
Miyagi: Se lo senti nascere dentro te quadro sempre giusto.
Come insegnava il Maestro Miyagi in Karate Kid, la verità viene sempre fuori quando ti conosci a fondo.
La stabilità emotiva aiuta ad affrontare le situazioni di maggiore stress e instabilità. In un Mondo dove tutto accade a livello globale e alla massima velocità, saper afferrare una mosca con le bacchette (in senso metaforico) diventa indispensabile.
Quindi calma e sangue freddo. Se un computer è in grado di rilevare maleware al proprio interno, non è in grado di meditare, contemplare e riflettere su se stesso. L’auto disciplina interiore forma l’essere umano e lo aiuta a portare fuori di sè il meglio.
Regola d’oro? Ovviamente per fare questo è necessario SBAGLIARE ancora e ancora e ancora…
La creatività è il respiro dell’anima. Una delle cose che non riusciamo a spiegare di noi stessi. Questa innata capacità di creare e ricreare idee e pensieri dentro di noi superando i limiti della natura. Si dice che essere creativi vuol dire “pensare fuori dagli schemi” eppure non sembra una definizione molto completa.
La creatività è un istinto naturale delle persone. Essa si esprime con l’arte, la tecnica e la comunicazione. Suoni, colori e forme vengono fuori da noi e ci toccano l’anima. Siamo in grado di smuovere intere popolazioni con la creatività. Quadri immortali popolano i nostri musei, libri infiniti le nostre biblioteche e così via. La creatività è l’elemento che più sopravvive alle generazioni future. I vecchi abiti, i cocci, gli oggetti di ogni genere, finiscono nella spazzatura. Ma non gli spartiti, le tele, le statue…
Ecco l’lemento potente dell’uomo, la cretività lo rende immortale.
Non c’è margine d’errore nella creatività, è un’espressione libera da ogni algoritmo. Questo lo rende l’emento forte, unico e indispensabile per creare un Mondo che non sia dominato dalle macchine.
Insomma le 5 competenze per vivere nel futuro (e per evitare un’apocalisse robotica) non sono altro che gli elementi esterni e interni che compongono l’essere umano nella sua interezza. Un Mondo dove visibile e invisibile si incontrano per creare, esprimere e crescere. Nulla di nuovo sotto il sole. Questo è un elenco di cose che esistono sin dagli albori dell’umanità. Solo che spesso ce ne dimentichiamo. Così non appena arriva qualcosa di nuovo e di inaspettato come un androide, restiamo stupiti da quanto più forte e inteligente di noi esso sia.
Ricordiamoci però che siamo umani, la macchina più complessa in natura e questa peculiarità non potrà togliercela nessuno. neanche qualcosa creato da noi. Sempre a patto che non siamo noi a decidere di esserene sottomessi, ovvio.