Queste sono le prime parole che abbiamo detto la mattina del 28 febbraio quando, sul palco di Enabler, abbiamo iniziato a raccontare alle principali aziende del settore quale sarà il futuro del packaging, ma non solo.
Tre aree apparentemente prive di punti di contatto, ma che nella nostra visione hanno un obiettivo comune: capire i cambiamenti in atto e soprattutto aiutare le aziende a cavalcarli nel modo migliore. Il mondo cambia. Ma questa non è una novità, ce lo ha insegnato Charles Darwin prima di chiunque altro. Le persone cambiano, ma anche qui, fondamentalmente, non c’è nulla di nuovo sotto il sole. La vera novità è che per la prima volta nella storia, i cambiamenti in atto guidano ciascuno di noi verso una nuova consapevolezza, come persone, come cittadini e anche come consumatori. Abbiamo raccontato alle aziende ospiti di Sealed Air come questo cambiamento richieda loro di entrare in una nuova era.
Oggi le persone vogliono essere sempre più consapevoli e partecipative. Oggi le persone sanno di avere il potere di cambiare il mondo con le loro decisioni. Anche quando acquistano un prodotto. Soprattutto quando acquistano un prodotto e decidono, con una piccola azione, di supportare un’azienda anche sulla base dei valori che questa trasmette, sia dal punto di vista della comunicazione in senso stretto, sia dal punto di vista dell’etica e della sostenibilità che promuove. Siamo arrivati nell’era del marketing 3.0 come lo descrisse Philip Kotler, in cui ai tradizionali driver di decisione, economici ed emotivi, si aggiungono quelli spirituali. Le persone oggi sono consapevoli che fra i doveri di un’azienda ci sono sia fornire un prodotto di qualità al giusto prezzo, sia emozionare, sia agire nel rispetto di valori condivisi.
Anche sotto il profilo tecnologico, viviamo un cambiamento dello stesso tipo. La tecnologia oggi offre un ampio raggio di opportunità, molte delle quali sono state mostrate dagli speaker delle altre aziende ospiti di Sealed Air. Tecnologie come RFID e NFC permettono di tracciare il prodotto “dalla fattoria alla forchetta”, arrivando a conoscere l’intera storia di ogni singolo oggetto venduto. I dati, dunque, non mancano, così come non mancano le possibilità di elaborarli. Ma questo è il presente. Durante la presentazione abbiamo provato a rispondere a una domanda tanto semplice quanto cruciale: cosa ci riserva il futuro?
Non è solo un proclama, ed è emerso anche dai colloqui che abbiamo avuto il piacere di avere durante questi due giorni. Le tecnologie di oggi si basano sulla semantica, e su un set di dati che è in grado di rispondere solo in modo superficiale e incompleto alle nuove esigenze che le persone, anche in veste di consumatori, esprimono con sempre maggiore forza.
Ecco perché abbiamo deciso di rispondere a questa domanda in modo altrettanto semplice: il futuro è in una nuova forma di linguaggio, che superi i valori di superficie, per tornare al valore primordiale delle parole.
Ci sono sembrati l’occasione e il momento perfetti per raccontare cosa abbiamo fatto negli ultimi anni per immaginare il futuro, e offrire al mondo un nuovo strumento per costruirlo insieme. Ecco perché abbiamo deciso di regalare a Sealed Air, in esclusiva mondiale per i suoi ospiti, la prima apparizione pubblica di Tootoom, mostrando il teaser trailer del progetto.
Ora è il vostro turno. Il nostro turno. Il mondo sta cambiando.
La scaletta di Enabler ha evidenziato come il cambiamento in corso non sia solo uno spot o uno slogan. Innovazione e ricerca, ma soprattutto sostenibilità e un’attenzione sempre più forte nei confronti delle persone. Abbiamo cercato qui di cogliere in breve la sostanza di ogni intervento, per raccontare lo spirito che abbiamo respirato in questi due intensissimi giorni.
Visione e strategie nel commercio elettronico dei cibi deperibili nelle divisioni Sealed Air Food Care e Sealed Air Product Care
Luca Cerani (EMEA Vice President Maketing & Portfolio, Sealed Air Food Care)
Gerd Wichmann (EMEA VicePresident and General Manager, Sealed Air Product Care)
La nuova sfida, per le aziende che si occupano di food, sono tutte all’insegna dell’innovazione. Oggi le persone hanno l’esigenza, o la semplice necessità, di poter ordinare il cibo (o i piatti già pronti) online e vederseli recapitare in perfette condizioni di integrità. Una sfida non banale per il mondo del packaging, che ha dovuto adattarsi creando strutture più efficienti, ma anche packaging in grado di raccogliere la sfida di proteggere cibo, pasti e alimenti da condizioni di trasporto e stoccaggio che fino a pochi anni fa erano inimmaginabili. Concetti come la tracciabilità completa o la unboxing experience costituiscono una parte nuova e importante di uno scenario ampio e articolato.
La prospettiva del mercato alimentare online al 2022
Christophe Lavialle (International Sales Manager, IGD)
Se l’andamento degli ultimi anni e dei mercati in cui lo stato di cambiamento è più avanzato si confermeranno, Il mercato alimentare online crescerà in modo considerevole nei prossimi cinque anni. Ci sono due aspetti però che devono essere sottolineati. Il primo è che la crescita non sarà uniforme: in paesi come l’Italia dove la cultura del cibo è ancora legata alla tradizione, il mercato online sarà marginale ancora per qualche anno. In secondo luogo Christophe Lavialle ha sottolineato in una slide che sono sempre più i consumatori a guidare il cambiamento. Un tema che ritorna, e che abbiamo cercato di cogliere nella nostra presentazione: le aziende che avranno successo domani sono quelle che hanno già iniziato a lavorare sulla loro capacità di ascoltare.
E-packaging e conformità con la logistica
Stephane Perrin (Managing Director Enterprise Accounts, UPS Europe)
UPS è uno dei leader mondiali nella logistica e nelle spedizioni e, da leader, sta affrontando le sfide del mondo che cambia. Ancora una volta, sono le esigenze delle persone a fare la differenza. Tempi di spedizione che erano considerati accettabili nella vecchia economia, oggi vengono considerati troppo lunghi dai clienti: la carenza di opzioni per spedizione rapide ed efficienti sono una delle principali ragioni per cui le persone decidono di abbandonare un e-commerce a favore di un altro. Ancora una volta è il mondo che cambia a governare le scelte, anche strategiche, delle aziende.
Il packaging per un commercio elettronico sostenibile
Ed Roberts (Regional Sustainability Director EMEA, Sealed Air Food Care)
La sostenibilità è un tema sempre più caro, anche alle aziende, ma lo scenario è estremamente complesso (e affascinante, per chi si interessa di sviluppo sostenibile). Il punto di vista espresso dal Direttore della Sostenibilità di Sealed Air è quantomeno intrigante: non basta valutare la sostenibilità di un oggetto in base a quello che è, ma bisogna considerare anche quello che fa. Rimanendo nel contesto del packaging, è possibile che un confezionamento completamente biodegradabile abbia in realtà un impatto ambientale superiore a uno che non lo è. Per esempio, perché produrlo richiede più risorse e più energia, o perché genera confezioni più voluminose che costringono a usare più trasporti.
Un approccio olistico alla sostenibilità sul quale riflettere.
Fornire una filiera produttiva completa dalla fattoria alla forchetta: il caso Sun Basket
Susan Bell (Global VP Strategy, Business Development and M&A, Sealed Air Product Care)
Anche in questo caso studio torna il tema del mutare delle esigenze dei consumatori, associato a uno dei trend più importanti del mercato internazionale: from the farm to the fork rappresenta un modo nuovo di intendere il commercio di alimenti, in cui la distribuzione è completamente diversa. Il produttore infatti vende e spedisce direttamente i suoi prodotti ai clienti finali, senza intermediazioni. Sun Basket case non è un esempio qualsiasi: infatti l’azienda ha una forte mission green, che l’ha portata a scegliere confezionamenti il più possibile biodegradabili ed ecosostenibili. Come se non fosse una sfida importante, Sun Basket vende anche meal kit, ovvero confezioni che contengono tutti gli ingredienti per fare un piatto e la ricetta. La freschezza e la conservazione dei prodotti diventano così un aspetto di primaria importanza, il che ci conduce alla presentazione successiva.
Lo stato dell’arte nel monitoraggio delle temperature
Lee Curkendal (CTO, TempTRIP USA)
Lo spreco di cibo è un problema di dimensioni planetarie. Anche noi di Hydrogen lo abbiamo sottolineato nella nostra conferenza, spiegando come il cibo sprecato basterebbe per nutrire un miliardo di persone. Una delle principali cause per le quali il cibo va a male e viene gettato sono proprio le escursioni di temperatura.
TempTRIP lavora a sistemi di sensori che permettono di monitorare costantemente la temperatura dei prodotti e degli imballi, permettendo sia di verificare che i prodotti vengano sempre conservati nel modo adeguato, sia di controllare che non ci siano problemi nella catena di spedizione.
RFID per la spedizione di cibi freschi – migliorare l’efficienza e ridurre gli sprechi
James Stafford (Market Development director, Avery Dennison RFID)
Gli RFID sono dei piccoli trasmettitori (tecnicamente transponder) che possono essere usati per fare in modo che un qualunque sistema informatico riconosca un oggetto in modo univoco. Se usati nel packaging possono permettere un controllo costante del prodotto, sia in termini di efficienza sia di organizzazione. Un po’ troppo tecnico? Assolutamente no, per esempio le persone li possono usare per leggere informazioni sul prodotto attraverso lo smartphone: un’etichetta digitale che può portare con sé la storia completa di ogni singola confezione.
Come il commercio elettronico può trainare la crescita per i prodotti alimentari importati in Cina
Florent Courau (General Manager, International Business Expansion, JD.com)
JD è la più grande catena di supermercati cinese, sia online sia nel mondo fisico. Oltre ad essersi di recente aperta ai mercati occidentali, a partire dalla Francia, mostra come il pubblico cinese sia sempre più interessato ai prodotti di importazione, in particolare quelli tipici e di eccellenza. Anche in questo caso però è indispensabile saper cogliere il cambiamento: filiere cortissime e molto reattive sono la chiave (JD permette di ordinare online anche il pesce fresco, e scegliere se farselo spedire o ritirarlo in negozio).
Amazon e il Mercado de la Paz spagnolo: un’alleanza di successo
Gonzalo Campo (EMEA Fish marketing manager, Sealed Air food Care) per conto di Guillermo del Campo (Director of Mercado de la Paz)
Il Mercado de la Paz è uno dei più celebri mercati tradizionali d’Europa e probabilmente del mondo. Dopo un periodo sfortunato fra il dopoguerra e gli anni ‘80, è stato riportato ai fasti di un tempo, ma l’amministrazione cittadina e il consorzio che lo gestisce, dimostrando una lungimiranza rara nelle realtà locali, hanno intuito che sarebbe stato indispensabile mettere in atto un nuovo cambiamento per garantire un futuro a questa istituzione.
La collaborazione con Amazon, che con il suo servizio Prime Now si propone proprio di portare i prodotti freschi ai suoi clienti è stata un passaggio quasi naturale: Amazon infatti era alla ricerca di mercati locali ma di alto prestigio e qualità per avviare il servizio in Spagna. Il risultato è stato raggiunto, non senza qualche difficoltà, dovuta soprattutto alla necessità di gestire decine di piccole realtà (e di titolari) con esigenze e flussi di lavoro diversi. Ma è un’altra dimostrazione del fatto che chiunque può abbracciare il cambiamento, basta volerlo.
Talking Things – Complete IoT packaging platform for connected products to enable digital transformation
Jacek Terski (Global Sales Manager, Talkin’ Things)
Applicare la Internet of Things al packaging è una delle grandi sfide del futuro. Talking Things ha messo a punto una piattaforma che, attraverso un semplice smartphone, permette alle persone di ricevere una grande quantità di informazioni attraverso una serie di sensori implementati nell’etichetta.
L’aspetto interessante è che queste informazioni possono anche essere integrate con quelle provenienti dalla filiera produttiva, grazie all’assegnazione di una identità univoca a ogni singola confezione.
Un caso studio per una delle maggiori compagnie produttrici di alimenti deperibili – Seachill
Steve Canham (Business Development Controller, Seachill)
La marca The Saucy Fish Co. ha fatto letteralmente man bassa di riconoscimenti e di successi commerciali negli ultimi anni. Un risultato dovuto principalmente a due scelte strategiche. La prima di carattere comunicativo: dare a un prodotto come il pesce (fresco o surgelato) una presentazione e un packaging attuali e innovativi ha dato alla marca una riconoscibilità unica. Secondo, e più importante, una grandissima capacità di ascoltare le persone, i potenziali clienti, capire i loro bisogni, e saper promuovere prodotti adatti a questi nuovi bisogni.
Una capacità di interpretare i tempi che si rispecchia anche nel marketing: i social media non sono stati per The Saucy Fish Co. una presenza “obbligata”, ma una vera opportunità: una serie di campagne video e social con la presenza di chef famosi, blogger e influencer, ma sempre con un taglio ironico e divertente, ha permesso all’azienda di conquistare anche i più giovani, che di solito non amano molto questo tipo di prodotti.
Dagli smartphone alla realtà ibrida: l’esperienza di Barilla nel virtual shopping. Realtà virtuale e realtà aumentata nel settore del food
Paolo Zazzi (Customer and Shopper Marketing Director, Barilla)
Barilla ha attivato già da tempo una linea di dialogo costante con i suoi clienti, attraverso il Barilla Customer Collaboration Centre, un istituto nato proprio per ascoltare le persone, capire i loro bisogni, le necessità e le abitudini. Un percorso interessante e, soprattutto, virtuoso: incontrare i bisogni reali dei clienti, infatti è il modo migliore per aumentare in modo sano le vendite e i profitti. Ma anche quando abbiamo già avviato il cambiamento, per continuare ad essere leader bisogna continuare a cavalcarlo.
Ecco che Barilla ha portato l’innovazione a un altro livello, utilizzando la realtà aumentata e la realtà virtuale come strumenti per provare, verificare, condividere e testare l’esperienza di acquisto. Un processo che per Barilla ormai coinvolge tutte le fasi della vendita, dalla progettazione del packaging alla disposizione degli scaffali e sugli scaffali.
Insomma, Enabler ha fatto emergere un dato importantissimo: il cambiamento è in atto, per tutti, ed è necessario saperlo abbracciare per continuare a evolversi e migliorare: quelle che ieri erano le nuove frontiere domani saranno dietro le nostre spalle.
Pronti per il prossimo cambiamento?