Il mestiere del giornalista è uno dei più importanti e difficili. Bisogna sapersi districare nel mare delle informazioni, valutare le fonti, comunicare a parole semplici concetti anche estremamente complessi, rendendoli alla portata di tutti. Mica una cosa facile per chi non ha avuto una formazione specifica, formazione che sempre più persone si devono conquistare sul campo: il confine fra blogger e giornalista è sempre più sfumato e il primo non ha quasi mai una redazione di esperti capaci di guidarlo nei primi passi.
Facebook, sempre in prima fila quando si parla di buona informazione, si è presa a cuore il problema lanciando una certificazione per chi fa giornalismo su Facebook, il Facebook for Journalists Certificate, che fa parte del progetto Facebook for Journalism. Si tratta di una serie di tutorial e di risorse mirate ad aiutare il giornalista a districarsi meglio su Facebook, a usare con efficienza gli strumenti a disposizione, con tanto di esami e certificati, sullo stile dei corsi che organizza Google per la certificazione di esperto AdWords.
Peccato che il titolo sia maledettamente fuorviante e che col giornalismo non c’entri assolutamente nulla. Abbiamo iniziato a seguire i corsi, preso il primo certificato e realizzato che in realtà si tratta di corsi e certificazioni per l’uso di Facebook in ottica business. Molto utili a chi, digiuno di Facebook, vuole diventare un Social Media Manager. Inadeguati se lo scopo è quello di fare informazione.
Per ottenere questa certificazione bisogna sapere qual è la banda necessaria per avviare una Diretta su Facebook, qual è la sua durata massima, la differenza fra una profilo privato e una Pagina… tutto utile per chi vuole gestire al meglio una pagina sul network di Zuckerberg, ma al giornalista che gli interessa? Considerata l’ossessione di Zuckerberg per liberarsi delle fake news ci saremmo aspettati consigli e suggerimenti su come individuarle, come evitare di farsi ingannare, come comunicarle ai lettori. Eppure, fra le tante questioni affrontate, i contenuti e la loro creazione – che dovrebbero essere al centro del giornalismo – sono i grandi assenti.
Non era facile, ma Facebook è riuscita a creare una certificazione che ha pure meno valore del tanto vituperato tesserino dell’Ordine dei Giornalisti.
