Social Network: qual è quello giusto per il tuo business? - Hydrogen Code
ottobre 14, 2016

I Social Network hanno stravolto le logiche del marketing. In pochi anni, sono riusciti ad attrarre la maggior parte degli investimenti pubblicitari tanto che oggi è improponibile non sfruttarli per pubblicizzare la propria azienda. Il problema non è se investirci o meno ma trovare il canale ideale la propria realtà. Per i colossi la questione si risolve facilmente: basta investire un po’ di soldi e presidiarli tutti. La maggior parte delle realtà però non può permettersi investimenti di questo tipo: il ritorno economico non sarebbe giustificato. La domanda a questo punto è quale fra i tanti sia lo strumento migliore per ottenere visibilità.


Diamo i numeri!

Il primo dato da considerare è quante persone usano in generale i social. Su oltre 7 miliardi di individui, 3 miliardi e mezzo sono online e 2.3 miliardi di questi usano piattaforme social, due miliardi dei quali lo fanno tramite smartphone. Il mercato italiano riflette questo scenario: su 60 milioni di abitanti, 37 sono online, 28 usano i social e 24 lo fanno tramite smartphone. Praticamente tutti gli utenti Internet italiani hanno una account Facebook e 23  milioni di loro vi accedono quotidianamente. Gli altri network sono ben distaccati: Instagram può contare su 8,4 milioni di italiani sul suo network, 4,6 dei quali lo usano quotidianamente, mentre Twitter supera di poco i 6 milioni di utenti attivi. LinkedIn non raggiunge i 5 milioni mentre il tanto discusso Snapchat al momento vanta circa 700.000 italiani nel suo network. 


Andiamo dove c’è più gente? Anche no!

Volendo ragionare su questi dati, sembra evidente che Facebook e Google+ siano i canali ideali di comunicazione e gli altri siano trascurabili. La realtà è ben differente, però. Google+ è il secondo Social in termini numerici ma non solo è in calo: è praticamente inutilizzato. Fa scena perché a chiunque abbia un account Gmail viene associato un profilo Google+ ma pochissimi interagiscono su questo canale. Nonostante un numero di utenti inferiore Instagram è ben più amato e continua a crescere al contrario di Facebook, LinkedIn, Google+ e Twitter, tutti in calo più o meno evidente. 


Andiamo dove c’è il NOSTRO pubblico

Cosa scegliere, quindi? Nella maggior parte dei casi, Facebook è inevitabile. Non solo per l’elevato numero di utenti attivi, ma per la sua capacità di mirare precisamente a un target. Sul network di Zuckerberg sono presenti la maggior parte degli utenti e sono perfettamente profilati, cosa che ci permette di inviare il messaggio pubblicitario esattamente a chi vogliamo. Facciamo abiti da sposa? Bene: il nostro spot arriverà solo alle donne fidanzate. Lavoriamo per una ditta di traslochi? Possiamo farlo sapere a chi si sta per trasferire. Vendiamo maglioni? Bene: possiamo crearci un pubblico di shopaholic che sono soliti acquistare compulsivamente online.

Queste opzioni sono disponibili anche su Instagram dalla stessa identica interfaccia. Basta un click per pubblicare il nostro post sponsorizzato anche sul Social delle foto, selezionando esattamente lo stesso target e andando a prendere anche i tanti che di Facebook si stanno stufando, soprattutto i giovani. Per quanto Facebook sia capillare, le nuove generazioni non lo amano. In parte perché non vogliono essere sullo stesso Social dove ci sono i loro genitori, in parte perché preferiscono comunicare più con immagini e filmati che a parole. Motivo per il quale Instagram è ben più indicato per raggiungere questa fascia. 

Se il nostro obiettivo sono i più giovani e tecnologici ha senso valutare l’ultimo arrivato, Snapchat. Può sembrare assurdo pensare di puntare su un network che conta nemmeno un milione di utenti ma è in grande crescita e seguitissimo fra gli under 25. Si raggiungono meno persone ma sono quelle che tendono a farsi coinvolgere maggiormente.

Un discorso simile si applica anche a Pinterest, un network relativamente piccolo ma se il nostro obiettivo è comunicare con un pubblico prevalentemente femminile, appassionato di viaggi, moda e fotografia, è il Social che fa per noi.

Twitter invece va ponderato attentamente. Risulta ottimo per gli organi di informazione, per la comunicazione politica o per seguire i trend del momento. Se però l’obiettivo è spingere le vendite di un prodotto o servizio, guardiamo altrove. 


Conclusioni

Abbiamo capito che non basta essere “Social“. Bisogna capire qual è il pubblico di riferimento e scegliere il network giusto. Non è finita però. Dopo aver scelto il network bisogna saper comunicare col pubblico scelto, usare il suo linguaggio, intuire i suoi desideri. Temi che affronteremo prossimamente.

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