Le cabine telefoniche sono un ricordo dell’adolescenza, qualcosa che ci riporta ai tempi in cui il cellulare lo avevano solo personaggi alla Gordon Gekko. Ore passate in fila ad attendere che qualche giovanotto decidesse di porre fine alla mielosa e apparentemente infinita chiacchierata romatica. Oggi in Italia ne vediamo sempre meno, solitamente concentrate in punti strategici come aeroporti o stazioni ferroviarie, mentre a Londra le buone vecchie cabine hanno resistito all’offensiva dei cellulari, mantenendo anche il loro iconico design. E reinventandosi in qualche maniera: chiunque sia stato nella City avrà notato che ormai fungono più da raccolta di annunci di escort che da strumenti di comunicazione, ma poco conta: le inconfondibili cabine rosse sono un simbolo di Londra e piuttosto che toglierle è meglio trovarne nuovi utilizzi.
Come ha fatto Bar Works, una società con sede a New York che ci ha visto un business: perché non trasformarle in mini-uffici? Si chiamano Pod Works e al loro interno non manca lo spazio per fare sedere una persona e nemmeno per aggiungere quei pochi ma indispensabili strumenti che fanno da compendio all’immancabile smartphone. Un PC con schermo da 25”, connessione a Internet, Wi-FI, prese per caricare i vari dispositivi e – ovviamente – quello che è il centro nevralgico di ogni ufficio: la macchina del caffè.
Il costo? Irrisorio. Parliamo di £19,99 al mese per poter accedere per un’ora al giorno a una qualsiasi delle 23 cabine attualmente affittate da Bar Works. Sicuramente meno di quanto potreste spendere in una settimana di Frappuccini da Starbucks, a tutti gli effetti diventato una sorta di spazio di co-working grazie soprattutto al Wi-Fi, offerto gratuitamente a tutti i clienti.
Avranno successo? Difficile dirlo ma in una città frenetica come Londra non ci stupirebbe se qualche rampante manager in viaggio di lavoro ne approfittasse per ricavarsi quella mezz’ora di pace per mandare una mail staccandosi dal rumore della City. Del resto in Giappone hanno avuto successo i Capsule Hotel, dove la gente passa la notte in spazi non più grandi di una cabina telefonica – anche se disposti orizzontalmente per permettere di sdraiarcisi dentro.
Al di là del successo commerciale o meno, l’idea di Bar Works ci fa riflettere sull’importanza di un luogo fisico dove lavorare, uno spazio dove chiudersi anche solo per pochi minuti per concentrarsi. Grazie alla tecnologia siamo sempre più connessi, in grado di lavorare su una spiaggia o sulla cima di una montagna ma – nonostante questa libertà – abbiamo il bisogno di dedicare al business uno spazio fisico. Potrà essere angusto, sfruttato solo occasionalmente, ma è un bisogno del quale non riusciamo, forse nemmeno vogliamo, fare a meno.