1986: l’Italia entra in Rete - Hydrogen Code
aprile 29, 2016

Il 30 aprile del lontano 1986 ha segnato una svolta per l’Italia. Per la prima volta, il CNUCE (Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico) di Pisa si collega alla rete Internet. Una connessione satellitare alla velocità – oggi imbarazzante – di 28 kbps, utilizzando un modem grande come un frigorifero. 

Una rivoluzione inizialmente poco considerata, in parte perché ai tempi le reti informatiche erano una passione per pochi nerd, in parte perché la totalità della stampa italiana era presa nel raccontare il disastro di Chernobyl avvenuto solo pochi giorni prima. Si trattò di un passo fondamentale anche se allora solamente gli studenti di materie scientifiche potevano apprezzarne la portata e l’utilità: il World Wide Web sarebbe arrivato solo alcuni anni dopo, nel 1991 per la precisione, e solamente nel 1993 – curiosamente sempre il 30 aprile – lo standard WWW fu reso di pubblico dominio dal CRN che lo aveva sviluppato.

Da allora ne sono passati di browser: Netscape e Mosaic, ai tempi allo stato dell’arte, oggi non esistono più, sostituiti da Chrome e Firefox. Ciò che è cambiato di molto è la percezione: negli Anni ’90 e sino al 2000 Internet era poco considerata sia dal pubblico sia dalle istituzioni, un errore di cui sopportiamo ancora oggi il peso, con infrastrutture carenti e un Digital Divide ancora accentuato, che impedisce ancora a troppi italiani di godere di una valida connessione a banda larga.

Le percezione è fortunatamente cambiata e finalmente anche nel Belpaese Internet è ormai diventato uno strumento indispensabile per lavorare e comunicare. Le istituzioni stesse stanno affrontando la questione con la giusta serietà. Il 30 aprile, proprio al CNR di Pisa, si festeggerà l’Internet Day con una lista lunghissima di iniziative sparse per tutta la penisola e avvallate anche dalla Presidenza del Consiglio, molte delle quali coinvolgono le scuole. Sono più di un migliaio, come potete vedere sul sito dell’iniziativa: italianinternetday.it.

A 30 anni dal suo esordio in Italia Internet viene percepito come una risorsa strategica, come una “cosa seria”, tanto che la politica – finora concentrata esclusivamente sulla televisione – sta iniziando a fare il suo, promettendo di portare la banda Ultralarga per tutti entro il 2020 tramite connessioni in fibra ottica.

Ci è voluto parecchio ma meglio tardi che mai, non credete?