Undici storie e un solo linguaggio. Le abbiamo scelte e raccontate attraverso le nostre grafiche.
Ogni StorytellingX vi svelerà i retroscena di aneddoti davvero particolari, forse poco conosciuti ma estremamente affascinanti.
Divertitevi a scoprirle!
Graphic Design
Character Design
Illustration
Mentre Zappa si esibiva al casinò di Montreux, uno spettatore sparò un razzetto di segnalazione all’interno del locale, causando un incendio che lo bruciò completamente, fortunatamente senza causare alcuna vittima. I Deep Purple si trovavano lì per registrare Machine Head, il loro album di maggiore successo, e l’evento gli diede l’ispirazione per il brano che poi è entrato nella storia del rock: Smoke on The Water.
La storia a cui facciamo riferimento è la sepoltura delle copie del videogioco E.T. per Atari 2600. Il gioco, uscito nel 1982, fece un flop clamoroso, tanto che Atari decise di sbarazzarsi dell’enorme quantità di cartucce invendute – si parla di circa 700.000 – nella maniera più assurda: seppellendole nel deserto del New Mexico.
Per anni si pensò a una delle tante leggende urbane ma nel 2014 Microsoft e Fuel Industries – impegnate nella realizzazione del documentario Atari: Game Over – decisero di andare a verificare, dimostrando al mondo che la sepoltura era un dato di fatto e recuperando circa 1.300 cartucce, una parte delle quali fu venduta all’asta per finanziare un museo commemorativo dell’evento.
La nostra infografica “racconta” l’origine della parola Spam. Ognuno di noi ne ha sentito parlare e lo vive quotidianamente nelle e-mail, sui Social Network e, perché no, anche nella vita reale. Vediamo però ora nel dettaglio da cosa deriva. Lo Spam è una nota marca di carne in scatola diffusa nel Regno Unito, l’equivalente della nostra Simmenthal. Cosa c’entra il cibo coi fastidiosi messaggi di posta non richiesti? Ce lo svela un divertente e surreale sketch dei Monty Python andato in onda nel 1970. Protagonisti una coppia di inglesi che entrano in un ristorante frequentato da un gruppo di rumorosi vichinghi. Il menù recitato dalla cameriera prevede lo Spam come ingrediente di ogni piatto, inevitabilmente. Parliamo di portate tipo bacon e Spam; uova e Spam; uova, prosciutto e Spam. Ma anche Spam, salsicce, bacon e Spam. Spam, Spam e uova e Spam. Insomma… Spam Spam Spam.
Nel 1964 due giovani ricercatori, Arno Penzias e Robert Wilson, convinsero la Bell a prestare loro la Holmdel Horn Antenna, una grossa antenna che volevano usare per i loro esperimenti. Una volta accesa, i due ricercatori si imbatterono in un fastidioso rumore di fondo che non riuscivano a eliminare, nemmeno cambiando l’orientamento. Penzias e Wilson supponevano che la causa di tale interferenza fossero le deiezioni dei piccioni che disturbavano il segnale e si misero a ripulire pazientemente lo strumento. Anche una volta pulito tutto e cacciati gli abitanti (la leggenda narra che i due piccioni, una volta catturati, siano stati trasformati in un buon pasto) però non si riusciva a ripulire il segnale. Dopo ulteriori esperimenti e ricerche i due realizzarono che quelle interferenze non potevano essere eliminate in alcun modo: si trattava della radiazione cosmica di fondo, praticamente i resti della radiazione elettromagnetica generata dal Big Bang che tuttora permea l’universo.
Per intenderci, è quella che causa l’effetto neve di un televisore sintonizzato su un canale.
L’immagine è dedicata al Turco, un automa creato nel 1769 da Wolfgang von Kempelen. Spacciato per “robot” capace di giocare a scacchi, in realtà si trattava di una truffa ben congegnata: all’interno della macchina si nascondeva un uomo di bassa statura che, grazie a un ingegnoso sistema di magneti, conosceva la disposizione dei pezzi sulla scacchiera e agiva di conseguenza. Per anni, Il Turco fu portato in giro per il mondo, dall’Europa agli Stati Uniti, sfidando vari maestri di scacchi e anche personaggi famosi come Napoleone Bonaparte e Benjamin Frankling, entrambi sconfitti. Durante le mostre negli Stati Uniti anche il noto scrittore Edgar Allan Poe ebbe modo di vedere l’automa e scrisse il libro “Il giocatore di scacchi di Maelzel”, nel quale tentava di dare una spiegazione al trucco. L’originale fu distrutto in un incendio nel 1854 e di conseguenza oggi è possibile trovare solo copie realizzate successivamente di questo “automa”.
Quale storia racconta l’immagine? Quella di due film, Shining e Blade Runner, accomunati da una peculiarità: il finale del capolavoro della fantascienza di Ridley Scott è stato realizzato prendendo alcune sequenze scartate da Kubrick per le fasi iniziali di Shining. Quando Ridley Scott concluse il film, la produzione non era soddisfatta del finale scelto dal regista e lo costrinse a cambiarlo. Il budget ormai era finito e Scott chiese aiuto all’amico Kubrick che gli permise di utilizzare alcune delle riprese di Shining, chiedendo solamente di prendere girato inedito e non materiale che aveva già sfruttato.
I Beatles furono ricevuti dalla regina per essere nominati Baronetti, occasiona durante la quale ne approfittarono per fumare sostanze proibite nei bagni di Buckingham Palace. Questo, per lo meno, a sentire John Lennon. Negli anni successivi, però, sia George Harrison sia Paul McCartney hanno smentito la notizia.
E Ringo che ne dice? Lui non ricorda.
Il riferimento è al furto del secolo effettuato nel 2009 in quello che si riteneva essere uno dei caveau più sicuri del mondo, ad Anversa. I responsabili erano un gruppo di novelli Lupin chiamati “la Scuola di Torino” e guidati da Leonardo Notarbartolo. Anni di paziente studio e lavoro che hanno portato a trafugare – senza usare armi o violenza – un bottino stimato fra i 100 e i 200 milioni in diamanti e altri preziosi. Un colpo praticamente perfetto, rovinato da un panino smangiucchiato grazie al quale gli investigatori sono riusciti a incastrare gli autori. Una storia che sembra uscita direttamente da un film.
Maggio 1816: la sorellastra di Mary Shelley, Claire Clairmont, diventata l’amante di Lord Byron, convince i coniugi Shelley a seguirla a Ginevra. Il tempo piovoso (fu l’Anno senza estate) confina spesso i dimoranti a villa Diodati e questi occupano il tempo libero leggendo storie tedesche di fantasmi, tradotte in francese e raccolte nell’antologia Fantasmagoriana. Byron propone allora di comporre loro stessi una storia di fantasmi: tutti cominciano a scrivere, ma Mary non ebbe subito l’ispirazione.
Da queste notti uggiose nacquero le basi della letteratura gotica. Il Nuovo Prometeo di Mary Shelley, che diventò successivamente Frankestein, e The Vampyre di Polidori, il primo racconto sui vampiri, antecedente al famoso Dracula.
L’immagine fa riferimento al concerto Games of May, dei Pink Floyd, tenutosi il 12 maggio 1967 nella Queen Elizabeth Hall. La scaletta includeva i primi singoli del gruppo e parti del loro primo album, The Piper At The Gates of Dawn, ancora non pubblicato. La peculiarità di questo evento era per la prima volta si sperimentava con un impianto quadrifonico – l’avo del surround. Tramite un joystick, i musicisti potevano decidere la provenienza del suono, simulando anche effetti che provenivano dalle spalle del pubblico. Verso la fine dell’esibizione vennero prodotte anche delle “bolle di sapone” che macchiarono inesorabilmente le poltrone del teatro: dopo quell’esibizione, i Pink Floyd non furono più i benvenuti in quella sala da musica.