3 Food Start-Up che fanno bene al Pianeta e non solo
settembre 23, 2021

Benessere della persona e cultura Green sono i pilastri delle nuove generazioni. Si tratta di un mercato in continua espansione e non è raro trovare imprenditori, anche italiani, che hanno deciso di mettere il loro impegno al servizio di tutti. Ecco perché abbiamo selezionato per voi 3 Food Start-Up che fanno bene al Pianeta. Si perché il mercato sostenibile del cibo è ancora quello che continua a devastare il Pianeta per oltre il 70% della sua superficie (inclusi i mari).

L’Italia si sa, è la Terra del buon cibo e forse chissà, un giorno diventerà la Terra del buon cibo sostenibile.

Qualche tempo fa vi avevamo parlato di 3 flop del Food Market  miseramente falliti. Adesso è tempo di dare voce a progetti sani, inclusivi e sopratutto deliziosi…

1# NUTRIAMO L’INCLUSIONE

PizzAut  è un progetto che ci ha fatto subito venire l’acquolina in bocca.

Parliamo di una pizzeria gestita interamente da persone autistiche affiancate da esperti del Food e da educatori di comunità.

In Italia sono circa 600.000 le persone autistiche e la stragrande maggioranza di loro è esclusa dal mondo del lavoro.

Grazie a PizzAut si è creata una rete virtuosa che integra le abilità delle persone con autismo e il mondo della ristorazione. Il primo passo per costruire una società più inclusiva.

Il progetto è salito alla ribalta della cronaca grazie anche alle voci di personaggi TV come Jerry Scotti e Maria De Filippi che hanno subito sostenuto il progetto.

Parliamo di una Start-Up che non solo fa bene al Mondo, ma che è anche in grado di far fronte alle difficoltà generate dalla pandemia con delle strategie di Marketing ottimali. Durante la chiusura dei ristoranti, infatti, hanno aperto ben 2 food truck per portare le loro pizze e i loro valori all’esterno del ristorante.

Noi abbiamo dato uno sguardo veloce al Menù sul loro sito Internet e già non vediamo l’ora di assaggiare la loro pizza con gorgonzola, arancia distesa e granella di nocciole… senza farci scappare la pizza fritta con salsiccia e friarielli ovviamente! E non senza aver notato prima il DIESCI lasciato come recensione dallo Chef Alessandro Borghese.

2# IL DOLCE CHE FA BENE

Esatto parliamo di qualcosa di dolce come il miele.

3Bee, una avventura nata in Lombardia nel 2017 da un consorzio di apicoltori che ha creato un metodo particolare per sostenere il mercato del miele.

È risaputo ormai che le api sono un elemento essenziale per la sopravvivenza dell’ecosistema grazie al grande aiuto che offrono per la rigenerazione della flora. Il problema è che pesticidi e cambiamenti climatici hanno messo in grande pericolo la loro esistenza, sopratutto in Europa.

3Bee è un Network di apicoltori italiani e spagnoli che intende porre fine a questa graduale scomparsa delle api.

Come?

Sul loro sito è possibile adottare un’arnia per un anno intero e sostenere così l’attività di un apicoltore locale.

Ma sapete qual è la parte più dolce di tutte?

Ogni anno riceverete a casa il miele dell’arnia che avete adottato… una deliziosa occasione per fare bene alla Terra.

3# FASHION FRUIT DESIGN

Non parliamo di fantasie e decorazione alla frutta per i tessuti di questa azienda. In questo caso parliamo di abiti fatti con la frutta. Niente cappelli fatti con cesti di banane, tranquilli…
Orange Fiber  è un’azienda italiana che ha brevettato e produce tessuti sostenibili dai sottoprodotti degli agrumi.

È stata fondata a Catania nel 2014 e produce tessuti di alta qualità per il settore fashion-luxury. Partendo dai sottoprodotti che l’industria di trasformazione degli agrumi produce annualmente (bucce di frutta, arance marce o non vendibili ecc.), il cui smaltimento ha costi elevati sia per l’industria dei succhi di agrumi che per l’ambiente.

Insomma se è vero che in cucina davvero ogni cosa può essere riutilizzata per le proprie ricette, in questo caso le bucce d’arancia sono l’ingrediente speciale per creare tessuti e abiti di qualità.

Il 60% degli scarti di frutta è composto da cellulosa che può essere lavorata esattamente come il cotone. Davvero un bello spreco buttarla via.

La società ha raccolto risorse finanziarie per oltre 1 milione di euro grazie a un mix di investimenti di angel investor, fondi pubblici e sovvenzioni. Nel 2019 hanno concluso con successo una campagna di equity crowdfunding lanciata sulla piattaforma CrowdFundMe per aumentare significativamente la capacità produttiva e soddisfare le numerose richieste dei brand di moda.

Insomma una Start-Up ormai senior che ha saputo lanciarsi bene nel mercato. Con un motto davvero motivante “Il futuro non è un posto dove andare, è un posto dove creare – insieme”.

Insomma, se la vostra idea è quella di lanciare una Start-Up non lasciatevi perdere le numerose occasioni che il Food Market offre a tutti.

D’altronde non c’è niente di meglio che salvare il Pianeta… a pancia piena!

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