I primi giorni dell’anno sono fra le date più attese dagli appassionati di tecnologia, che possono avere un’anticipazione su quali gadget invaderanno il mercato durante l’anno grazie agli annunci e alle presentazioni fatte al CES, la più importante fiera del settore. Una manifestazione che probabilmente ha spiazzato chi si aspettava di vedere come protagonista la realtà virtuale: dopo l’abbuffata dello scorso anno e il lancio dei vari prodotti, sembra che la mania per i visori di vario tipo sia scemata di qualche misura.
I produttori di TV e computer, pur avendo mostrato muovi modelli più potenti ed evoluti, non sono riusciti a stupire con prodotti tanto fascinosi da farci desiderare di buttare quello che già abbiamo fra le mani, che si tratti di una TV 4K, di un notebook o di uno smartphone. Manca una stella in grado di spiccare sulla massa, qualcosa che ambisca a diventare l’oggetto del desiderio. Quello che è certo è che per solleticare l’attenzione del pubblico non bastano più le specifiche tecniche: i consumatori non vogliono un TV coi colori migliori né un PC più potente di quello che possiedono.
Vogliono oggetti più intelligenti. Come un letto Smart, un forno, e una lavastoviglie gestibili via telefono. La parola d’ordine è IoT, Internet of Things e tutti i ci si sono gettati a capofitto, da aziende emergenti che cercano di farsi strada con prodotti innovativi a colossi del settore che cercano di rendere intriganti oggetti dotati di scarso appeal come lavatrici e frigoriferi. Non è una novità in assoluto: Samsung, Whirpool, LG e molti altri hanno già lanciato sul mercato elettrodomestici Smart. Questo però è l’anno in cui questi gadget potrebbero davvero stuzzicare l’interesse del grande pubblico grazie alla loro capacità di integrarsi con i sistemi che usiamo tutti i giorni. Uno dei limiti principali della rivoluzione IoT infatti erano le mille applicazioni differenti da utilizzare per controllare i vari oggetti. Una per accendere le luci, un’altra per far partire la lavastoviglie, un’altra ancora per controllare il frigorifero. Abbastanza da stufare in breve tempo anche il più volenteroso. La peculiarità di quest’anno è che finalmente la maggior parte dei nuovi gadget fossero in grado di parlare un linguaggio comune, letteralmente.
Molti probabilmente staranno pensando a Homekit di Apple ma la sorpresa è che il fulcro di tutto il mondo IoT non è lui, bensì sembra che sia Alexa, l’assistente vocale di Amazon integrato in Echo. Sarà Alexa l’interfaccia tramite cui tenere sotto controllo la casa. Funziona tramite semplicissimi comandi vocali e quindi potrà essere usato con estrema semplicità da qualsiasi membro della famiglia, compresi quelli più allergici alla tecnologia. Se per usare un’app ci vuole un minimo di dimestichezza con gli smartphone, non serve alcuna competenza per pronunciare frasi comuni come “Alexa, accendi le luci”. O “alza la temperatura di due gradi”, così come “Fai partire il Roomba e spazzola il salotto”.
Alexa è l’assistente vocale integrato in Amazon Echo, a tutti gli effetti una vera e propria intelligenza artificiale capace di rispondere a domande di ogni tipo e controllare gli elettrodomestici di casa.
Amazon con Alexa non ha soffiato ad Apple solamente il centro del salotto. È riuscita pure a inserirsi nell’ambito mondo automotive, la prossima grande rivoluzione in ambito digitale. Proprio quel settore che Tim Cook ambiva a conquistare dopo aver saturato il mondo di telefonia e tablet e che Google ha contribuito a creare con Nest prima e Chromecast e Google Home poi.
Ford integrerà la tecnologia di Alexa nelle sue vetture in modo da offrire i suoi servizi anche quando si è fuori casa.