I mobili non sono espressione di grandi innovazioni tecnologiche, soprattutto quelli montabili tipici di Ikea, eppure il colosso dell’arredamento riesce sempre a stupire quando si parla di comunicazione. Lo scorso anno ha sfruttato l’interesse crescente verso le ricariche wireless dei cellulari per proporre scrivanie “intelligenti”, che integravano la tecnologia necessaria per liberarci anche dal cavo di alimentazione, per lo meno sullo smartphone.
Non sappiamo se abbiano avuto successo o meno ma è stata indubbiamente efficace la campagna di marketing, che ha portato Ikea a essere citata non solo sulle riviste del settore arredamento ma anche sulla stampa generalista e quella specializzata in informatica che non si è lasciata l’occasione di raccontare la notizia.
Il 2016 è l’anno della realtà virtuale e ad Aprile hanno iniziato a distribuire i primi visori prodotti da Oculus e HTC. Anche stavolta Ikea non si è fatta trovare impreparata e per sfruttare al meglio il clamore mediatico che si è generato attorno all’argomento ha pubblicato un’applicazione tramite la quale esplorare le sue cucine con la realtà virtuale.
Dal punto di vista marketing la scelta può apparire folle: l’applicazione è stata pubblicata solo su Steam, un negozio digitale dedicato esclusivamente ai videogiocatori, ed è indirizzata a un pubblico che – a oggi – possiamo stimare in poche migliaia di persone, tanti sono quelli che hanno effettuato i preordini di Oculus Rift e HTC Vive. Che senso ha investire tempo e denaro per un pubblico tanto ristretto e lontano dal target di riferimento di Ikea? La risposta è che a Ikea non mira a chi scaricherà l’applicazione. Il suo obiettivo era quello di far sì che in molti rigirassero la notizia, anche al di fuori del circuito degli appassionati di videogiochi, e lo ha raggiunto in pieno: basta una spulciata ai siti dei quotidiani italiani e non solo per vedere come questa informazione è diventata in breve tempo virale. Al di là di quanti scaricheranno l’app, in tanti ne hanno sentito parlare e in un modo o nell’altro il nome e il marchio di Ikea sono stati protagonisti delle news.
