Gli strateghi vittoriosi hanno già trionfato, prima ancora di dare battaglia; i perdenti hanno già dato battaglia, prima ancora di cercare la vittoria.
(Sun Tzu, L’ Arte della Guerra)
Un tempo era la pubblicità. Le cose erano semplici: si sceglieva un mass media, si confezionava un messaggio il più interessante, bello, sconvolgente, possibile, per vendere il nostro prodotto e il gioco era fatto. Un tempo meraviglioso, in cui il termine mezzi di comunicazione di massa aveva senso, e soprattutto erano qualcosa. Le persone avevano un rapporto cosciente con la comunicazione, in occasioni tutto sommato circostanziate: la TV, la radio, i giornali.
Oggi, la comunicazione è ovunque. Ciascuno di noi porta con sé almeno un dispositivo con una connessione a Internet, col quale utilizza app, legge news, si connette ai social network e così via. Un proliferare di mass media, un effetto gremlins: ogni giorno un mezzo nuovo, uno strumento nuovo, un nuovo stile di comunicazione. Come ci orientiamo?
In termini di comunicazione, e sforzandoci di semplificare il concetto ai minimi termini, possiamo identificare due filosofie. Una deriva direttamente dalla vecchia scuola di cui sopra e prevede di continuare a comunicare a tutti, scegliendo un media fra quelli con il maggiore pubblico. L’altra tenta di avvicinare l’impresa al proprio pubblico, alle persone con cui esiste una affinità. Qui in Hydrogen, in qualità di agenzia di comunicazione, abbiamo scelto questo secondo approccio, per una serie di ragioni:
Anche in questo caso, ricorriamo a una semplificazione estrema: quando si parla di piccole e medie imprese, di solito l’approccio con i clienti e gli interlocutori è fortemente incentrato sui rapporti personali. Perché online dovrebbe essere diverso? Ricordiamoci un concetto fondamentale: Internet e i Social Media non sono una “realtà parallela” ma un’altro strato della realtà. Quindi, perché inventarsi una nuova identità? La capacità di distinguerci, e di distinguere le persone che ci hanno scelto, è uno dei beni più preziosi per un’azienda. Conserviamolo anche online. Come?
I detrattori delle strategie di comunicazione fortemente orientate alle persone, che nella dicotomia che abbiamo inventato per questo post sono automaticamente sostenitori di un approccio alla comunicazione più tradizionale, potrebbero sostenere che una scelta così minuziosa e mirata del pubblico richiede un grande sforzo. Il che è vero, in parte, ma con le dovute considerazioni.
Per comunicare nel modo giusto, infatti, dobbiamo fare molte scelte, quasi nessuna banale: fare buone scelte di pubblico può voler dire anche prendere decisioni coraggiose, a volte “ostinate e contrarie”. Per esempio, potremmo trovarci a scegliere un social media alternativo come canale principale, se il nostro pubblico si trova su piattaforme diverse. Il “trucco” è conoscere bene le persone con cui l’azienda vuole comunicare.
Il vantaggi, è che da qui in avanti sarà tutto in discesa: non dovremo imparare o inventarci nuovi modi di comunicare, perché, di fronte a persone e clienti che ci capiscono e ci apprezzano, sarà tutto molto più naturale.