Quelle fastidiose limitazioni di Linkedin - Hydrogen Code
marzo 18, 2016

Nel mare dei Social Network, Linkedin è probabilmente quello più utile ai professionisti. Non può vantare un numero impressionante di utenti come Facebook ma, essendo specializzato sul mondo del business, è molto apprezzato per mantenere contatti lavorativi: al suo interno contenuti virali come gattini e video divertenti trovano ben poco spazio, sostituiti da spunti sull’andamento di un particolare settore del mercato o sul mondo del lavoro in generale.

Pur aggiornandosi costantemente, Linkedin per certi versi può sembrare arretrato e presenta alcune limitazioni che a volte lasciano a bocca aperta: come è possibile, per esempio, che nel 2016 non solo manchi un’app mobile per la gestione delle pagine aziendali sul network? Certo, al contrario di Instagram, Facebook o Twitter Linkedin non è strutturato per comunicazioni immediate né per viralizzare contenuti ma rimane il fatto che chi si occupa professionalmente di Social Media si scontra con limitazioni fastidiose. Oltre al carente supporto per dispostivi mobile bisogna poi considerare l’impossibilità di programmare la pubblicazione di contenuti. Se è presente un embargo su un annuncio, non potete limitarvi a programmare il post e poi dedicarvi ad altro: dovete mettervi davanti a un computer al momento della scadenza. Sino a che si tratta della pagina di una singola azienda il problema è tutto sommato relativo ma quando si gestiscono numerose realtà su Linkedin si rischia di perdere molto tempo. Dobbiamo rassegnarci? Fortunatamente no, grazie a servizi come Hootsuite o Buffer. Cosa fanno di preciso? Molto semplicemente, permettono di gestire più profili su differenti Social Network da un’unica interfaccia. Il contenuto diventa slegato dai singoli Social: è possibile crearlo e poi decidere su quali canali veicolarlo, gestendo la programmazione dei post sia internamente sia affidandosi a tabelle Excel esterne. Sono disponibili sia come servizio web da usare con il browser sia come App, permettendo quindi di aggiornare il profilo aziendale di Linkedin comodamente da telefono e tablet.

La domanda sorge spontanea: quanto dobbiamo spendere per una simile comodità? Fortunatamente poco e se l’obiettivo è solo superare certe limitazioni di Linkedin addirittura zero: entrambi offrono un piano base gratuito che include le funzioni più interessanti ma limita il numero di account che si possono utilizzare. Sfruttarli a fondo può costare di più ma, a meno di essere un’agenzia che deve gestire svariate decine di profili, ce la si cava con meno di 10 euro mensili.

Il nostro problema è risolto ma a ben pensarci fa sorridere che sia necessario ricorrere a programmi esterni per poter usare con comodità un Social Network come Linkedin che – nella sua versione a pagamento – arriva a costare 30 euro al mese.

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