Agosto è sinonimo di chiusura estiva per molte realtà italiane e, fatta esclusione per le mete turistiche, le città tendono a svuotarsi. Se mettere una segreteria telefonica che avvisa della pausa estiva è molto semplice, valutare come gestire i social in questo periodo è meno semplice, in particolare per le piccole realtà che non si affidano ad agenzie esterne.
Ci sono casi in cui non ci si può permettere il lusso di lasciare scoperti i canali social anche solo per una settimana. Pensiamo per esempio a un negozio online che può decidere senza troppi intoppi di bloccare il magazzino e le spedizioni per qualche giorno ma non può permettersi di sospendere il servizio di assistenza. Chi compra online pretende di poterlo fare sempre e ovunque così come di poter avere risposta alle sue richieste, soprattutto se le fa tramite Facebook. I chatbot in queste situazioni possono semplificare di molto il lavoro ma è sempre meglio organizzarsi in modo da avere qualcuno che presidi il canale – anche solo part time – durante le ferie, se non si vuole rischiare di perdere potenziali clienti.
Le realtà che operano nel B2B hanno il vantaggio di potersi permettere il lusso di staccare per qualche giorno. Vero che durante le vacanze ci sono i picchi di utilizzo dei social, ma fermiamoci a pensare: quanti, mentre sono rilassati sotto l’ombrellone, andranno a compilare un form per la lead generation o a leggersi un articolo che parla di business? Meglio risparmiare tempo e budget per le settimane successive.
Chi, controcorrente, decidesse di rimanere aperto potrebbe anche pensare di concentrare gli sforzi di promozione, in particolare ristoranti, locali e discoteche. Ad agosto pochi rimasti a lavorare hanno voglia di svagarsi e parecchi locali sono chiusi: intercettare questa esigenza tramite gli annunci geolocalizzati di Facebook e Instagram permette di farsi conoscere a persone che abitualmente frequentano altri posti. Chissà, potremmo anche convincerli a tornare, se ci sappiamo fare.
Rimane giusto un ultimo consiglio. In vacanza, dimenticate il Business Manager di Facebook, le email di lavoro e non azzardatevi nemmeno a sbirciare le pagine che curate. Il telefono usatelo solo per organizzare incontri con gli amici, per giocare, per cercare il ristorante dove cenare. Staccare dal lavoro e riposarsi non è solo un diritto: è una necessità fisiologica, soprattutto ora che i confini fra lavoro e tempo libero sono sempre più sfumati.