Il mercato dei social è ormai saturo ed è difficile tirare fuori qualcosa di nuovo capace di convincere gli utenti non solo ad abbandonare la piattaforma prediletta, ma anche a sperimentare nuove alternative. Ci stava riuscendo Snapchat – che con la sua interfaccia a misura di pollice di Millenial e il concetto di “storie” che scomparivano dopo 24 ore aveva acchiappato i giovanissimi – ma la contromossa di Facebook e Instagram ha subito tarpato le ali all’impressionante crescita del social del fantasmino. Eppure, nonostante le difficoltà c’è qualcuno che ancora ci prova. Non uno qualsiasi, tra l’altro, ma Jeff Besoz con la sua Amazon.
Il nuovo social network si chiama Spark e non è aperto a tutti ma solo agli utenti statunitensi di Amazon Prime su iOS. Chi possiede Android deve ancora pazientare. Il cavallo di troia di Spark è che non bisogna scaricare una nuova applicazione ma si integra con Amazon Shopping, che milioni di persone utilizzano quotidianamente per acquistare di tutto, cibo fresco compreso, con la certezza di ricevere il pacco dopo poche ore, a casa o in ufficio.
Le funzioni, come prevedibile, ruotano tutte attorno ai prodotti dello sterminato catalogo di Amazon. Gli utenti dovranno indicare i loro interessi (cucina, tecnologia, droni e via dicendo) e sulla base di questi Spark inizierà a inserire nel feed contributi creati da altri: recensioni, immagini, consigli d’uso. Al momento le meccaniche di interazioni sono essenziali: si potrà decidere di fare un follow, commentare o dare l’inevitabile “Mi Piace”. Soprattutto, si potrà acquistare, con un tap, senza mai uscire dall’applicazione. Che è quello che stanno iniziando a fare – molto peggio – Facebook e Instagram, obbligando però l’utente a uscire dall’app e andare al sito del venditore a concludere l’acquisto, risultando tutto meno che user friendly.
Spark, al contrario degli altri, ti tiene incollato. Ti suggerisce quello che potrebbe interessarti e lo correda con le recensioni di chi l’ha acquistato, gente comune, non professionisti del settore. Proprio quei recensori che a oggi risultano più influenti e credibili dei tanti Influencer di professione, pagati per recitare un copione e non certo per offrire consigli.
Non tutto è perfetto e la gestione della privacy al momento non convince: tutta l’attività su Spark sarà pubblica, tranne la lista degli acquisti che fortunatamente rimane un segreto fra noi e Amazon.